Pratiche di acustica ambientale


VALUTAZIONI DI IMPATTO ACUSTICO

La valutazione di impatto acustico ambientale è finalizzata a verificare la compatibilità dell’opera realizzata o da realizzare con il contesto ambientale in cui è/deve essere ubicata.

Documentazione di Impatto Acustico  (ai sensi delle leggi 26-10- 95 n° 447 , DPCM 1/3/91, DPCM DEL 14/11/97,  D.M. 16-03-98 e s.m.i. e della Legge Regionale n° 28 del 14/11/2001):

  • Relazione Previsionale di Impatto Acustico;
  • Relazione di Valutazione di Impatto Acustico;
  • Relazione di Valutazione di Clima Acustico.

RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

Deve dimostrare come, la realizzazione dell’opera o il suo esercizio, non incrementi nell’ambiente esterno ed in quello abitativo il rumore residuo oltre i limiti stabiliti dalla normativa nazionale sia in termini di valori assoluti che differenziali.

Devono essere considerati nella valutazione anche tutti gli effetti di incremento dei fenomeni sonori indotti dalla presenza dell’opera o dal suo esercizio (incremento del traffico, presenza di avventori, ecc).

Qualora le opere o il loro esercizio producano effetti anche nelle ore notturne dovrà essere valutata l’immissione e l’emissione anche nel periodo di riferimento notturno.

RELAZIONE DI VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO

La relazione di valutazione di impatto acustico è un documento tecnico redatto ad opera realizzata, allo scopo di verificare la compatibilità acustica del manufatto con il contesto in cui lo stesso è stato realizzato.

Nel momento in cui si produce la relazione di valutazione di impatto acustico l’opera produce emissioni ed immissioni sonore, pertanto è possibile verificare in opera, nei punti di controllo individuati nella relazione previsionale di impatto acustico, la conformità ai limiti previsti dalla normativa vigente.

RELAZIONE DI VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO

Scopo della valutazione previsionale del clima acustico è la caratterizzazione della situazione acustica “in essere” di una determinata area, da intendersi come la rumorosità propria ed abituale, prevedibilmente ripetitiva nelle sue variazioni nel tempo.

ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

La Zonizzazione Acustica, così come prevista dalla Tabella A del DPCM 14/11/1997 e dall’art. 2 della L.R. n. 28 del 14/11/2001 consiste nella suddivisione del territorio comunale nelle sei classi acustiche di seguito riportate, con riferimento sia al territorio urbanizzato sia a quello in cui le trasformazioni urbanistiche non sono ancora attuate.

Classe I – Aree Particolarmente Protette

Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

Classe II – Aree Prevalentemente Residenziali

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali.

Classe III – Aree di tipo Misto

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali, aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

Classe IV – Aree di Intensa Attività Umana

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali, le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

Classe V – Aree Particolarmente Industriali

Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

Classe VI – Aree Esclusivamente Industriali

Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

 

La procedura di Classificazione Acustica del Territorio può essere inquadrata nelle seguenti fasi:

  • Fase preliminare: Acquisizione dei dati ambientali ed urbanistici necessari per un’analisi territoriale approfondita.
  • Fase I: Effettuazione di una bozza di zonizzazione sulla base di criteri il più possibile oggettivi, che tengano conto dell’uso effettivo e prevalente del territorio con riferimento, per quanto possibile, anche alla vigente destinazione d’uso urbanistica del suolo seppure non attuata ma comunque risultante dalle previsioni degli strumenti urbanistici, nonché dei piani di settore della pianificazione comunale.
  • Fase II: Analisi critica della zonizzazione così redatta, nel suo coordinamento con gli strumenti urbanistici vigenti, nell’inserimento di fasce di pertinenza e di aree cuscinetto in prossimità delle infrastrutture di trasporto, nell’inserimento di fasce di transizione, nell’eliminazione di eventuali incongruenze, nella verifica della possibilità di aggregazione in aree omogenee.
  • Fase III: Restituzione cartografica, utilizzando quanto più possibile metodologie standardizzate ed informatizzate, al fine di rendere facilmente leggibili e confrontabili i risultati ottenuti.

CERTIFICAZIONE ACUSTICA DEGLI EDIFICI

Per effetto dell’art. 20 comma 1 della L.R. 14/11/2001 n. 28, al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore, i soggetti proponenti o titolari di progetti di nuovi edifici pubblici o privati, di nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni di impianti o infrastrutture, ristrutturazioni e recupero del patrimonio edilizio esistente, devono tener conto dei requisiti acustici passivi degli edifici determinati ai sensi del DPCM 05/12/1997. 

I progetti presentati ai fini del rilascio del permesso a costruire e della denuncia di inizio attività e di tutti gli altri provvedimenti a questi collegati debbono essere accompagnati da apposito Certificato Acustico di Progetto.

Il  Certificato Acustico di Progetto è redatto da Tecnico Competente in Acustica iscritto nell’apposito Elenco Regionale

Per tutti gli edifici, sia pubblici che privati, il collaudo in opera eseguito con misurazioni è facoltativo ai sensi della DGR Marche 809/2006.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE

Valutazione del rischio da esposizione a rumore negli ambienti di lavoro tramite analisi fonometrica condotta ai sensi del D.Lgs 81/08 e s.m.i..